Palermo, 12 giugno 2014 – “Portopalo lo ha dimostrato: la clandestinità è reato”. Questa è la scritta sullo striscione affisso mercoledì notte dai militanti di CasaPound Italia in via Regione Siciliana all’altezza di via Pitrè.
“La rivolta degli immigrati di Portopalo dimostra che l’immigrazione massiva e incontrollata non è più sostenibile dal nostro paese” – afferma Francesco Vozza, responsabile palermitano di CasaPound Italia – “Nei primi 4 mesi del 2014 si è registrato un aumento del 823% di arrivi di migranti verso l’Italia rispetto allo stesso periodo del 2013 e la causa è soprattutto da ricercare nell’atteggiamento di eccessiva apertura del nostro Stato, culminato con la scellerata abolizione del reato di clandestinità. L’immigrazione è un fattore che, se non controllato, risulta essere uno dei principali vettori di sradicamento e impoverimento sociale, culturale ed esistenziale a danno di tutte le popolazioni coinvolte, siano esse ospiti o ospitanti. Chi la foraggia sono in particolare i partiti progressisti, le associazioni cattoliche, Confindustria e il padronato, primi beneficiari di questa economia schiavista.”
Conclude Vozza – “CasaPound Italia ritiene necessario rafforzare la cooperazione con i paesi d’origine e intanto bloccare i flussi migratori, sospendendo gli accordi di Schengen sulla libera circolazione in Europa per evitare che schiavi e delinquenti si spostino dal terzo mondo verso le zone economicamente più avanzate del continente”.