Si è svolta ieri pomeriggio la protesta organizzata da CasaPound Italia e gli occupanti delle case popolari di via Messina Marine. Trenta le persone che hanno chiesto un incontro con il sindaco Oliveri per affrontare il problema dell’emergenza abitativa.
“Siamo venuti a dare man forte alle famiglie italiane sotto sfratto – dichiara Vittorio Susinno di CPI – perchè la situazione in via Messina Marine stava degenerando: le camionette di carabinieri e i reparti di polizia giunti la settimana scorsa per sgomberare con la forza famiglie con a carico minori e neonati non possono rappresentare una soluzione al problema, anzi lo acuiscono”.
“E’ in atto un vero e proprio ricatto: o accetti gli appartamenti in affitto individuati dal Comune o ti sfratto. Il problema è che alcuni degli appartamenti proposti non sono idonei ad accogliere queste famiglie a causa degli evidenti danni strutturali come travi erose e pilastri attraversati dall’interno all’esterno da crepe” – continua l’esponente di CasaPound – “inoltre, facendo un semplice calcolo, abbiamo notato che la spesa procapite che il Comune affronterebbe per pagare questi affitti ad un nucleo familiare di 5 persone ammonta a circa 2,50 euro al giorno, un importo 14 volte inferiore ai 35 euro giornalieri assegnati alle coop che accolgono gli immigrati in città ed in tutta Italia”.
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