Palermo, 11 febbraio – Commemorazioni, conferenze, presentazioni di libri, affissioni sono le iniziative che anche quest’anno CasaPound Sicilia ha messo in campo per ricordare gli italiani uccisi a guerra finita in Istria e Dalmazia dalle truppe comuniste di Tito e gli esuli che da queste regioni sono arrivati anche in Sicilia.
“Essere italiani era l’unica ‘colpa’ delle vittime del genocidio messo in atto da Tito – spiega CasaPound in una nota – una vera e propria pulizia etnica che ha visto decine di migliaia di italiani assassinati, torturati, gettati, anche vivi, nelle foibe, e poi, per 60 anni, ignorati dai libri di storia e dimenticati dalla loro stessa Nazione. Ma l’identità di un popolo non può essere cancellata con il sangue o annientata con l’esilio. E per ricordarlo CasaPound Italia organizza una serie di iniziative in tutta Italia, Sicilia compresa: ad inizio mese la presentazione del libro ‘Popolo in fuga’ di Fabio Lo Bono presso la sede di Noto, l’8 febbraio la conferenza sullo stesso tema in quella catanese, le richieste di intitolare una via ai Martiri delle Foibe protocollate nei comuni in cui mancano e poi commemorazioni con la deposizione di omaggi floreali a Palermo, Trapani, Messina, Siracusa, Ragusa, Modica, Comiso”.
“E’ importante mantenere alta l’attenzione sul tema – conclude CasaPound – anche e soprattutto laddove le istituzioni non si mostrano solerti nel mettere in atto iniziative adeguate. Lo è ancor di più dove certe fazioni politiche cercano persino di sminuire e revisionare una realtà storica per troppi anni celata, come riconosciuto anche dal Presidente della Repubblica”.